Domani urbani

Care tutti,

nelle prossime settimane arriverà in libreria Domani urbani – Futurologia e immaginari, un libro che ho avuto il piacere di curare insieme al caro amico Giulio D’Errico e che uscirà per i tipi di AgenziaX con contributi di Askapen, Asantewaa Boykin, Emanuele Braga, Carlotta Cossutta, Håkan Geijer, Roberto Paura, Andrea Perin, Stefano Portelli, Amanda Priebe, Daniele (dan) Salvini, Giuliano Spagnul, Dino Taddei, Annina Torre.

Le prime presentazioni a Milano

Si può parlare del domani come di quanto accadrà successivamente al presente in cui siamo immersi. Oppure se ne può parlare come di un set di opzioni, se non plausibili, a tutti gli effetti ancora possibili e desiderabili. In quest’ottica Domani urbani non si occupa tanto di futuro quanto di futuribile.
La nostra ipotesi di lavoro è che il momento sia propizio per riprendere la sfida immaginativa e con essa la prassi di un futuro incredibile e conviviale, incredibile perché conviviale.

Dalla quarta di copertina

Si tratta di un’antologia che mesce senza soluzione di continuità saggistica e narrativa, una collettanea che palpita dei contributi di una quindicina di funambole/i della parola cui abbiamo chiesto di offrirci uno sguardo su una città del futuro possibile: certamente non plausibile, verosimilmente non probabile, ostinatamente possibile, addirittura desiderabile.

Copertina

Il progetto sarà performato in anteprima a Milano sabato 8 ottobre, alle ore 18, all’ex chiesetta del Parco Trotter di via Mosso 7 e approderà in libreria qualche giorno più tardi.

Potete scriverci per organizzare conversazioni con le/gli autori dei brani, invitarci nella vostra città, o semplicemente disseminare la voce dove più vi piace..

Iscrivetevi con noi all’accademia del disastro del rettore Virilio, senza mettere da parte la curiosità di sapere quali buone idee sono in circolo e liberi dall’immanenza del cataclisma che produce solo ansia, passività e frustrazione.
Da diverso tempo il futuro si è guastato e non gode affatto di buona salute: il carattere rassicurante del domani, la promessa di emancipazione, la perfettibilità che deriva da esperienza, relazione e conoscenza hanno perso molto del loro fascino. La possibilità stessa di un’alterità spazio-temporale pare sbiadita, inesorabilmente soffocata da socialismi deludenti e truci, dall’ineluttabilità della mega-macchina capitalista, dall’ansia generalizzata di un pianeta in crisi da clima alterato e scarsa ossigenazione cerebrale.

Dalla quarta di copertina

Seguiranno aggiornamenti, date, poster e podcast. Buona lettura!


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